Leggo da taccuini storici:
Il nome tarallo viene usato per indicare vari prodotti da forno che hanno in comune la forma di anello con le estremità intrecciate. La preparazione di queste ciambelline è tradizionale nelle regioni meridionali come Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia. L'origine del termine è incerta. La tesi più attendibile vuole che discenda dall' etimo greco 'daratos' (sorta di pane), ma c'è chi sostiene provenga dal latino 'torrère' (abbrustolire) e chi dall'italico 'tar' (avvolgere).
Per i taralli
Per la glassa
* Con lo zucchero semolato verrà una glassa più grossolana, se preferite la glassa fine, meglio lo zucchero a velo.