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Crescente al rosmarino
Le crescenti sono di origine emiliana, molto facili e veloci da preparare, a parte il tempo per la lievitazione. La ricetta l'ho ri...
Le crescenti sono di origine emiliana, molto facili e veloci da preparare, a parte il tempo per la lievitazione.
La ricetta l'ho ritrovata spulciando nei miei appunti, mi era stata data da un'amica ... non sapevo che fosse delle sorelle Simili, come risulta dal web.
Oggi ho deciso di modificarla leggermente: con pochissimo lievito di birra e usando invece la pasta madre per renderla più digeribile. Il risultato è ottimo, sono molto buone sia con il lievito che con la pasta madre, tanto che... una crescentina tira l'altra.
Ingredienti
400 g di farina Petra 3
100 g di farina bianca
200 g di acqua
100 g di pasta madre
8 g di lievito di birra
50 g di strutto
70 g di olio extravergine di oliva
8 g di sale
3 cucchiai di rosmarino tritato fresco
Mettete l'acqua nella planetaria, unite la pasta madre, il sale, e con il gancio azionato a bassa velocità aggiungete poco alla volta le farine, a metà aggiungete anche il lievito di birra.
Continuate con la farina, aggiungete lo strutto, l'olio e il rosmarino.
Togliete l'impasto e lavoratelo brevemente a mano, fino ad ottenere un impasto bello morbido.
Copritelo e fatelo lievitare 40/50 minuti circa.
Tirate la pasta, dando una forma rettangolare di 1 cm di spessore.
Con una rotella fate dei bastoncini, metteteli sulla piastra foderata di carta da forno, fate lievitare 15-20 minuti e spennellate le crescenti con olio d'oliva.
Cuocete a 190°/ 200°C per 18-20 minuti.
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Penne al profumo di rosmarino con cicerchie e tonno
Le cicerchie (o cecerchie) sono legumi antichissimi, dalla forma particolare: vagamente quadrangolare e molto irregolare. Il sapore...
Le cicerchie (o cecerchie) sono legumi antichissimi, dalla forma particolare: vagamente quadrangolare e molto irregolare.
Il sapore è delicato, unico, secondo alcuni tra i ceci e i fagioli.
Non è facile trovarle in vendita, io le ho trovate in una erboristeria molto ben fornita; la cicerchia era stata abbandonata in quanto dava dei problemi se consumata in gran quantità, oggi è riscoperta nella rivalutazione dei cibi antichi e coltivata principalmente nell'Italia Centrale.
Mi piace profumare di rosmarino i legumi e anche in questo piatto non ho voluto limitarmi al rametto nella bollitura, ma scaldato nell'olio per un profumo più netto.
Ingredienti
400 g di penne
100 g di cicerchie secche
1 scatoletta di tonno sott'olio media
4-5 cucchiai di salsa di pomodoro
brodo di pesce ( facoltativo)
prezzemolo tritato
2 spicchi di aglio
1 rametto di rosmarino
olio extravergine di oliva
sale e pepe
Lavate le cicerchie e tenetele in ammollo per 12 ore almeno.
Il giorno dopo scolate, sciacquate le cicerchie e lessatele a fuoco molto lento per 2 ore circa. (a me è bastata poco più di un'oretta)
In una padella versate olio d'oliva, aggiungete lo spicchio d' aglio grattugiato e quando sarà leggermente soffritto unite le cicerchie scolate.
Bagnate con il brodo di pesce e continuate la cottura per qualche minuto.
Aggiungete la salsa di pomodoro, il tonno a pezzetti, il prezzemolo.
Aggiustate di sale e pepe.
Per il profumo di rosmarino:
Scaldate dell'olio di oliva abbondante con il rametto di rosmarino e l'aglio intero a fuoco molto basso per circa un 3-5 minuti.
Lasciate raffreddare con il coperchio.
Prima di usarlo togliete l'aglio e il rosmarino.
Cuocete le penne in acqua salata e quando saranno cotte al dente, versatele nelle cicerchie.
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Zuppa di cipolle gratinate
Ho preparato questa zuppa ispirandomi alla classica zuppa di cipolle, però più asciutta. Come materia prima ho usato le cipolle ramate...
Ho preparato questa zuppa ispirandomi alla classica zuppa di cipolle, però più asciutta.
Come materia prima ho usato le cipolle ramate di Montoro, le ho trovate di un bel colore rosato, dolci e leggere, ideali per questo piatto.
Piatto considerato povero per l'abbondanza di cipolle, ma molto intrigante con le fettine di pane tostate e i formaggi.
Ingredienti per 4 persone
800 g di cipolle dolci
2 noci di burro
brodo vegetale
8 fettine di pane abbrustolito
fettine di formaggio Emmenthal (o altro formaggio a piacere)
Parmigiano Reggiano grattugiato
sale - pepe
olio extravergine di oliva
Affettate sottilmente le cipolle.
Sciogliete il burro in un tegame largo, unite le cipolle e stufatele lentamente a fuoco basso.
Aggiustate di sale e pepe.
Aggiungete un poco alla volta del brodo fino a cottura (dovranno risultare tenere e trasparenti).
Abbrustolite le fettine di pane nel forno o con il grill qualche minuto.
Prendete le pirofile monodose, fate uno strato di cipolle, la fetta di pane, la fettina di Emmenthal, coprite con cipolle e molto Parmigiano Reggiano.
Gratinate nel forno per 10 minuti circa.
Prima di servire lasciate riposare 5 minuti.
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Dolce Montebianco (Montblanc)
Il Montebianco è un dolce al cucchiaio squisito abbastanza semplice e con due ingredienti principali : castagne lessate e panna montata...
Il Montebianco è un dolce al cucchiaio squisito abbastanza semplice e con due ingredienti principali : castagne lessate e panna montata. L'unica scocciatura rimane nel mondare le castagne, che devono essere bollenti, altrimenti è difficile privarle della buccia e della pellicina; non conosco altro modo; trovo le castagne buonissime ma un pochino dispettose, con i marroni va un po' meglio!
Ingredienti
1 kg di marroni
70 g di zucchero semolato
1/2
bacca di vaniglia bourbon
250 g di panna da montare
150 g di zucchero per la panna
latte q.b.
2 cucchiai di Rum
cacao in polvere
*
facoltativo cacao per il purea di castagne
Con un coltello incidete a croce le castagne e lessatele in acqua calda per 10 minuti.
Scolatene un po’ alla volta e privatele della buccia e della pellicina.
Estraete i semini con un coltellino incidendo la bacca in lunghezza.
Mettetele in una casseruola, copritele di latte, aggiungete la vaniglia e 70 g di zucchero.
Cuocete a fuoco moderato per circa ¾ d’ora.
Passate le castagne con un passaverdura in una terrina, aggiungetevi il Rum e un po’ di latte (se occorre) in modo da ottenere una crema morbida, ma consistente.
*
Mescolate il cacao con le castagne se preferite questo gusto.
Mettete il composto su un piatto formando una montagna con lo schiacciapatate a fori grandi.
Montate la panna con lo zucchero e distribuitela sul dolce che terrete in frigo fino al momento di servire.
Prima di servire spolverizzate con cacao in polvere
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Risotto allo zenzero e chicchi di melagrana
In questa stagione il melograno con le sue belle foglie gialle è inconfondibile nei giardini. Anch'io ho un alberello in giardino, h...
In questa stagione il melograno con le sue belle foglie gialle è inconfondibile nei giardini. Anch'io ho un alberello in giardino, ho raccolto i succosi frutti ed ho provato ad ottenere dell'aceto di melagrana, vedremo.
Molti li uso nella centrifuga unitamente a mela-arancia-uva-finocchi, ricavando una buonissima bevanda piena di vitamine e minerali.
Con il frutto più grosso ho voluto provare il risotto alla melagrana, aromatizzandolo con zenzero fresco grattugiato.
Il risotto fatto in questo modo è molto particolare: una punta di acido-dolce della melagrana con il piccantino profumato dello zenzero.
Cromatico e di bell'aspetto il piatto finito.
Per 4 persone
350 g di riso Carnaroli
*
1 scalogno tritato
40 g di zenzero fresco
brodo vegetale
1 melograno grande
1 bicchiere di vino rosato o bianco
1 cucchiaio di parmigiano reggiano
olio extravergine di oliva
1 noce di burro
Sgranate il melograno, centrifugate con la centrifuga i chicchi,( se non avete la centrifuga usate lo schiacciapatate per purea) tenendone da parte una manciata per guarnire.
In un tegame per risotti, versate dell'olio extravergine di oliva, fate imbiondire leggermente lo scalogno tritato, unite il riso e tostatelo piano.
Sfumate con il vino.
Portate il riso a cottura, aggiungete del brodo bollente e lo zenzero fresco grattugiato, continuate la cottura e versate del brodo quando viene assorbito.
A metà cottura aggiungete il succo di melograno.
Mantecate con la noce di burro e con il formaggio parmigiano.
Aggiustate di sale e pepe.
Servite e guarnite con i chicchi di melograno tenuti da parte.
*
Note: io non peso mai il riso, come misura uso i pugni: 2 pugni di riso a testa e alla fine "uno per la pentola".
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